Per contribuire alla rimeditazione sul tema del potere, il corso intercetta la questione cruciale della grazia, che si riversa come quel dono che non ha da essere solo ricevuto ma anche liberamente accolto. Una “critica” del potere introdurrà alla “fenomenologia” del dono offerto fino al perdono: il metodo adottato consentirà un’ermeneutica della grazia, colta nella plurivalente polisemia in cui essa si rivela come pienezza di vita, per ciascuno e per tutti, dirimendo il paradosso della “perfetta letizia” del povero.

O. Presentazione; 1. Introduzione: una “critica” del potere: filosofia ed economia; 2. “Fenomenologia” del dono e del perdono; 3. Per una ermeneutica della grazia; 4. Conclusione: Perché i poeti (sociali) nel tempo della povertà?

La riflessione sarà condotta attraverso la lezione frontale; di volta in volta si aprirà il dialogo al fine di contestualizzare la problematica trattata nell’indirizzo degli studi per cui il corso è pensato. Si curerà la presa di contatto con i testi dei filosofi coinvolti in riferimento allo svolgimento della questione proposta. Oltre alla partecipazione attiva nel corso degli incontri, verrà richiesto un elaborato scritto che, traendo spunto dal tema del corso, ne declini un argomento attraverso la riflessione personale. (500 car)

A.Cislaghi, L’invenzione della grazia. Sulle tracce di una idea splendida, Mimesis, Milano 2018; P.Gilbert-S.Petrosino, Il dono, Il Melangolo 2001; B.Chul-Han, Cos’è il potere?, Mimesis, Milano 2019; M. Heidegger, Perché i poeti nel tempo della povertà?, in Id., Sentieri interrotti, la Nuova Italia, Firenze 1950, pp.247-297; P. Ricoeur, La memoria, la storia, l’oblio, Raffaello Cortina, Milano 2003, pp.649-717; M.A. SPINOSA, Il darsi dell’umano, l’umano come darsi. L’antropologia “poetica” di Constantin Brâncusi, in «Ho Theòlogos», XXXII (2014) 1-2, pp. 123-142; F. Totaro (a cura di), Filosofia ed economia, pp.63-99; 117-153.